In attesa che se ne occupi l’amministrazione comunale
Restiamo veramente perplessi di fronte all’iniziativa (non certamente la prima) presa da circa quaranta marines, uomini e donne, tra cui generali, colonnelli, tenenti e capitani di fregata, della stazione aeronavale della Marina Usa di Sigonella, che muniti di guanti, mascherine, scope e rastrelli hanno restituito decoro ad alcuni siti del patrimonio archeologico di Catania.
Obbiettivo dell’iniziativa sono state le terme romane di piazza Dante e la strada romana all’interno del cortile del monastero dei Benettini (proprietà della Facoltà di Lettere e Filosofia).
Con grande gentilezza e senso di civiltà il portavoce del gruppo Task Force Spmagtf dei marines, Dominic Pitrone ha commentato: “Facciamo di tutto per aiutare, per noi è importante ricambiare l’ospitalità”. Ed è stato con altrettanto entusiasmo che il comandante dello squadrone del gruppo volo Vp-9, Graig Mattingly, ha ricordato che il progetto Community Relations è: “Un progetto senza precedenti. Dal 1959, anno del nostro arrivo in Sicilia, non è stato mai fatto”.
Restiamo perplessi non di fronte all’iniziativa dei militari USA, che riteniamo essere un grande esempio di amicizia e collaborazione, ma di fronte ai commenti giornalistici e alle dichiarazioni degli amministratori locali.
Come si può dire che “i militari Usa di Sigonella a svestire la città da degrado e incuria hanno fatto ormai l’abitudine”?
Come può il dirigente dell’assessorato alla Sanità del comune dichiarare: “Aspettiamo sempre che qualcuno faccia la prima mossa, come quando siamo a teatro e parte il primo applauso”.
E poi con la massima disinvoltura scrivere: “L’iniziativa dei militari Usa di ripulire i resti dei vecchi quartieri patrizi di Catania suona come un monito per i cittadini e l’associazionismo presente sul territorio”.
Altro che “monito”! Noi da cittadini che paghiamo profumatamente le tasse (comunali e regionali) siamo a dir poco indignati. Come amministratori c’è solo da vergognarsi. Molte associazioni cittadine che sbandierano il volontariato devono solo nascondersi.
Già il 18 febbraio scorso i Marines di Sigonella ad Aci Castello effettuarono la pulizia straordinaria del lungomare Galatea e del tratto di Lungomare che conduce al Lido dei Ciclopi.
“Si consolida ulteriormente una collaborazione significativa mirata al rispetto ed alla tutela dell’ambiente – disse a suo tempo il Sindaco castellese, on. Filippo Drago – e ritengo che sia opportuno più che mai prendere esempio dalla disponibilità palesata dai Marines americani con i quali manteniamo una costruttiva sinergia“.
Però la sostanziale differenza fra quello che si è verificato ad Aci Castello e quello che si è verificato a Catania sta nel fatto che a febbraio il Sindaco partecipò in prima persona alle operazioni di pulizia della costa.
A Catania il Sindaco e qualsiasi altra autorità comunale si sono guardati bene dal partecipare alle operazioni di pulizia, i militari USA sono stati lasciati soli, ma intanto si riempiono la bocca con paroloni.
Provate a immaginare come ne uscirà l’immagine socio-turistica della nostra città sui media statunitensi. E c’è ancora chi parla di città a vocazione turistica.
Corrado Rubino